Talian
Veneto brasiliano
Il Talian (o veneto brasiliano) è un dialetto della lingua veneta parlato da circa 500.000 persone negli Stati brasiliani di Rio Grande do Sul e Santa Catarina, oltre che nei comuni di Santa Teresa e Venda Nova do Imigrante nell’Espírito Santo. Si tratta di un idioma a base veneta, con influssi di altri dialetti italiani e del portoghese; il talian non è considerato una lingua creola, nonostante l’alta incidenza di prestiti lessicali dal portoghese, poiché “la grammatica e il lessico rimangono fondamentalmente veneti”.
Immigranti italiani cominciarono a insediarsi nel sud del Brasile alla fine degli anni settanta dell’Ottocento. Essi provenivano da regioni differenti dell’Italia, soprattutto settentrionale, ma prevalevano i parlanti di lingua veneta. La nascita di una koiné dialettale su base veneta tra gli italo-brasiliani ebbe luogo all’interno della cosiddetta “Regione Coloniale Italiana” nel Nordest riograndense. A partire dal secondo quarto del XX secolo, l’intensificarsi degli scambi socio-economico-culturali fra le diverse comunità italiane determinarono una rapida integrazione linguistica in “una parlata comune di tipo veneto, risultante di incroci dialettali tra i vari dialetti veneti, lombardi e la lingua portoghese».
Talian – La nostra vera lengua madre
La componente veneta s’impose su tutte le altre parlate, compresa quella lombarda (cosicché qualsiasi parlante del gruppo lombardo sapeva parlare in veneto, ma non viceversa). Contestualmente, vennero meno i dialetti numericamente meno rappresentati. Nelle comunità rurali si istituì quindi un trilinguismo tra dialetti particolari, koinè veneta e portoghese; la lingua portoghese rimase predominante nei centri maggiori, mentre nei centri urbani minori la koinè veneta divenne la lingua d’uso principale.
Il talian è stato sottoposto a misure persecutorie negli anni quaranta. A quel tempo, l’allora presidente Getúlio Vargas cominciò una campagna nazionalistica per provare a costringere i locutori non portoghesi del Brasile a “integrarsi meglio” nella cultura dominante nazionale. Parlare una lingua diversa dal portoghese in pubblico o persino nella propria casa era considerato antipatriottico e meritevole di severe punizioni. Il talian sopravvisse quindi “nella condizione di dialetto parlato a livello familiare e di cerchia ristretta, parentale o semi-parentale”.
Talian – Oficial – Língua Nacional
Il “fenomeno talian” sarebbe il risultato di un’autentica pianificazione linguistica, attuata a partire dal I Encontro de Escritores em Talian del 1989: in quell’occasione fu scelto il termine talian per indicare una pretesa lingua veicolare coloniale cui gli stessi promotori non riconoscevano caratteri univocamente condivisi. Indagini compiute all’inizio del XXI secolo hanno infatti messo in luce una competenza linguistica dialettale ormai limitata alla fascia più anziana degli italo-brasiliani.
Piada contada em talian (variante da língua vêneta)
Nel 2009 il talian è stato dichiarato parte del patrimonio linguistico negli Stati del Rio Grande do Sul e di Santa Catarina, e lingua co-ufficiale, insieme al portoghese, nel comune riograndense di Serafina Corrêa, la cui popolazione è al 90% di origine italiana. Nel 2014 il talian è stato dichiarato parte del patrimonio culturale del Brasile (Língua e referência cultural brasileira); secondo la stima divulgata in questa occasione, il veneto brasiliano sarebbe parlato da circa 500.000 persone in 133 città.
“Mèrica Mèrica” cantada nela ràdio (Talian del Brasile)
Vedi anche: Nineta a la finestra – Valmor Marasca.