Vitti Na Crozza
Testo e traduzione di “Vitti na crozza”
“Vitti ‘na crozza” è una tra le più celebri Canzoni della tradizione Siciliana. Non è una canzone allegra, tutt’altro! Il vero significato delle parole ci riporta al mondo delle Zolfare (Lo zolfo è stato una delle più importanti risorse minerarie dell’isola), fatto di faticosissimo lavoro e di sofferenza.
TESTO
“Vitti na crozza”
Vitti na crozza supra lu cannuni
fui curiuso e ci vossi spiare
idda m’arrispunniu cu gran duluri
murivi senza un tocco di campani
la la la lero
la lero la lero
la lero la lero
la lero la la
Si nni eru si nni eru li me anni
si nni eru si nni eru un sacciu unni
ora ca sugnu vecchio di ottant’anni
chiamu la morti i idda m arrispunni
la la la lero
la lero la lero
la lero la lero
la lero la la
Cunzatimi cunzatimi lu me letto
ca di li vermi su manciatu tuttu
si nun lu scuntu cca lume peccatu
lu scuntu allautra vita a chiantu ruttu
la la la lero
la lero la lero
la lero la lero
la lero la la
C’è nu giardinu ammezu di lu mari
tuttu ntessutu di aranci e ciuri
tutti l’acceddi cci vannu a cantari
puru i sireni cci fannu all’amuri
la la la lero
la lero la lero
la lero la lero
la lero la la
la la la lero
la lero la lero
la lero la lero
la lero la la
la la la lero
la lero la lero
la lero la lero
la lero la la
TRADUZIONE
“Vidi un teschio”
Vidi un teschio sopra la torre
Ero curioso e volli domandargli
Lui mi rispose con gran dolore
Sono morto senza rintocchi di campane
Sono andati, sono andati i miei anni
Sono andati, sono andati, non so dove
Ora che sono vecchio di ottanta anni
Chiamo la morte e questa mi risponde
Preparatemi, preparatemi il letto
Che già i vermi mi hanno mangiato tutto
Se non lo sconto qui, il mio peccato
Lo sconterò nell’altra vita, a pianto rotto
C’è un giardino in mezzo al mare
Pieno di fiori, di arance e di fiori
Tutti gli uccelli vanno lì a cantare
Pure le sirene ci fanno l’amore.
Fonte: antiwarsongs.org
ACCORDI “Vitti Na Crozza”
La Mi Vitti na crozza supra nu cannuni La Fui curiuso e ci vossi spiare Re Idda m'arrispunniu cu gran duluri La Mi La Murivi senza un tocco di campani Mi La la la lero La La lero la lero Mi La lero la lero La La lero la La Mi Si nni eru si nni eru li me anni La Si nni eru si nni eru un sacciu unni Re Ora ca sugnu vecchio di ottantanni La Mi La Chiamu la morti i idda m arrispunni Mi La la la lero La La lero la lero Mi La lero la lero La La lero la La Mi Cunzatimi cunzatimi lu me letto La Ca di li vermi su manciatu tuttu Re Si nun lu scuntu cca lume peccatu La Mi La Lu scuntu allautra vita a chiantu ruttu Mi La la la lero La La lero la lero Mi La lero la lero La La lero la La Mi C'e' nu giardinu ammezu di lu mari La Tuttu ntssutu di aranci e ciuri Re Tutti l'acceddi cci vannu a cantari La Mi La Puru I sireni cci fannu all'amurio Mi La la la lero La La lero la lero Mi La lero la lero La La lero la
KARAOKE “Vitti Na Crozza”
Domenico Modugno canta “Vitti Na Crozza”
Vasco Rossi canta “Vitti Na Crozza”
Franco Battiato canta “Vitti Na Crozza”
Le zolfatare sono dei luoghi dove fuoriescono gas sulfurei, spesso in prossimità di zone vulcaniche o geotermiche. Questi gas possono avere un forte odore sgradevole e sono potenzialmente nocivi per la salute umana se inalati in grandi quantità. In Italia, le zolfatare sono presenti in diverse regioni, soprattutto nell’Italia centrale e meridionale, dove si trovano zone vulcaniche come l’area dei Campi Flegrei, l’Etna, la Solfatara di Pozzuoli, le Terme di Saturnia e molte altre.
Le zolfatare possono essere visitate a scopo turistico, per osservare gli effetti geologici e naturali della zona, oppure a scopo terapeutico, grazie alle proprietà benefiche dei gas sulfurei sulla pelle e sul sistema respiratorio.
In passato, le zolfatare erano sfruttate soprattutto per l’estrazione di zolfo, che veniva utilizzato in vari campi industriali come la produzione di fertilizzanti, la vulcanizzazione della gomma e la produzione di esplosivi. Oggi, l’estrazione di zolfo è diventata meno diffusa a causa dei costi elevati e della disponibilità di alternative più economiche.
Molto interessante, grazie per aver appreso questa meravigliosa storia.
Nella versionbe originale suonata da totò li causi e cantata da michele verso, dice: “sangu ruttu” che tradotto in italiano è sangue rotto che non vuol dire nulla , mentre nella lingua siciliana è un modo di dire popolare che vuol dire “pianto a dirotto”.
È una bellissima e commovente canzone.
Ve lo dico io che ho perso mio padre a 8 anni per lo scoppio del grisu’ nella miniera di carbone a Bacuabis – Sardegna.
Mi è capitato di leggere un riferimento a uno studio su questo canto popolare, “Storia di Vitti ‘na crozza”, di Sara Favarò, nel quale si racconta una storia di miniere di zolfo, nelle quali i minatori che morivano per qualche crollo, nei tempi antichi, ma anche meno di un secolo fa, non venivano estratti , né ricevevano sacramenti, perché le miniere di zolfo, per il fatto di essere nelle viscere della terra e per lo zolfo che contenevano, venivano associate all’inferno. Quanto al termine “cannuni”, l’autrice spiega che qui ha l’accezione di galleria di miniera. Pertanto, il cranio si trova sepolto nel crollo della galleria della miniera di zolfo e si lamenta di non essere stato accompagnato, a seguito della sua morte, neanche da un tocco di campane. Ho voluto condividere con voi, che siete interessati a questo canto popolare quello che ho appena scoperto.
Ho letto qui che su suggerimento di un lettore sono state apportate delle correzioni al testo ma non mi sembra giusto. Essendo una canzone popolare è naturale che venga spesso modificata perché il popolo è libero di farlo a suo piacimento: è la caratteristica dell’arte popolare che sfugge ad uno standard intoccabile. Questo avviene in tutte le espressioni di arte popolare che viene paragonata all’arte colta in cui il fruitore è coautore. Grazie dell’ospitalità
Ci sono errori : “sono vecchio di ottanta anni, non di” tanti anni”.
È poi: pure le sirene ci fanno l amore, non “i pesci”.
È ancora “non a sangue rotto” ma bensì a “pianto rotto” (cioè a dirotto).
Grazie mille per la segnalazione. Abbiamo corretto :)